Scooter sulle corsie preferenziali: è possibile a Bologna circolarvi?

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Il Giudice di Pace di Bologna ha enunciato un interessante principio di diritto, confermato dal Tribunale felsineo, che ha avuto eco fino in Cassazione, nella recente sentenza 16801/2022: nel caso, il Giudice ha annullato dei verbali emessi contro scooter in circolazione sulla corsia preferenziale degli autobus.

Infatti, già con sentenza 2964/19 il Giudice di Pace di Bologna aveva accolto un ricorso avverso 12 sanzioni amministrative comminate per circolazione di uno scooter su corsia preferenziale, sulla base della motivazione per cui:


del divieto di circolazione nelle corsie riservate ai mezzi pubblici, posto dalla norma di cui all’articolo 7 del Codice della Strada, non dovessero ritenersi destinatari i conducenti di ciclomotore, in ragione delle ridotte dimensioni del mezzo, inidonee a costituire intralcio alla circolazione dei mezzi pubblici

Contestualmente il Giudice di Pace compensava le spese del processo: ragione per cui la sentenza era impugnata in appello davanti al Tribunale di Bologna che confermava la motivazione con la successiva sentenza 257/21, sostenendo nuovamente che

[l]a motivazione [della sentenza di primo grado] si fonda su un’interpretazione dell’art.7 CdS del tutto innovativaa, individuandone la ratio nella volontà del legislatore di garantire che i mezzi pubblici possano circolare in maniera spedita senza intralci, intralci che il Giudice di Pace ravvisa soltanto nei veicoli privati a quattro ruote, escludendo quelli a due ruote, in tal modo giungendo ad affermare che sarebbe carente di offensività in generale la circolazione di questi ultimi in tali aree

La sentenza era quindi impugnata, sempre per ragioni di compensazione delle spese, fino in Cassazione: la Suprema Corte non ha toccato il tema di diritto dell’intralcio sulle corsie, limitandosi a reputare corretto il meccanismo di compensazione delle spese perché correttamente motivato, dichiarando inammissibile il ricorso.

La vicenda, fino in Cassazione, ha tuttavia dato molta eco a un innovativo orientamento che sicuramente potrebbe interessare molti cittadini di Bologna, scooteristi e magari allettati dalla tentazione di scorciatoie nel traffico sulle corsie preferenziali.

Ovviamente, occorre precisare che questo orientamento, soprattutto in assenza di una netta posizione della Cassazione, non costituisce modifica della Legge e che allo stato persiste ad essere vietata la circolazione su corsie preferenziali, salvo diverse o specifiche indicazioni nella segnaletica.

Personalmente, pur essendo uno scooterista, ritengo opinabile la valutazione delle corti cittadine, perché – per quanto un ciclomotore possa essere “piccolo” rispetto a un bus – il senso delle corsie preferenziali dovrebbe essere quello di consentire corsie appunto dedicate a mezzi pubblici di grandi dimensioni e spesso cariche di persone anche in piedi o in equilibrio relativo sul mezzo stesso: la presenza di veicoli sulla carreggiata potrebbe comunque rallentare o creare ostacolo (per necessità di brusche frenate, sterzi etc) in modi che potrebbero persino creare un disturbo ai numerosi occupanti del bus, a prescindere dalla dimensione del veicolo in sé quindi, ma per la stessa presenza di un veicolo ulteriore a quello che appunto avrebbe una sorta di diritto esclusivo di marcia in una corsia dedicata e, nomen omen, preferenziale.

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Studio Legale Brandoli

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